immagini Web Qui procul ab oculis, procul uno cordis Limite… Occhio non vede, cuore non duole … Lontano dagli occhi, lontano dal cuore Furmentun e.... amurass de Paisan !!! Durante gli anni 40, nel mio cortile c'erano ancora dei contadini e nel mese di settembre, esattamente 10/15 giorni prima della festa d’Affori, ogni contadino raccoglieva nei campi le pannocchie di granoturco che caricate sul carro, venivano portate e depositate al centro del portico della stalla oppure chi aveva a disposizione l'Aia, le ammucchiava al centro della stessa. Le pannocchie di granoturco dovevano essere spannocchiate, ossia liberate dalle foglie che le ricoprivano per prepararle pulite a essere sgranate dalla trebbiatrice. Per fare questo lavoro, molte donne del cortile, dietro compenso, aiutavano i contadini, cosicché ogni pomeriggio e sera, sotto il portico o nell'aia di questo o quel "paisan" si radunava una decina di persone con i loro figli, che aiutando,...
Una storia vera di Berto Bertone Un matrimonio all’antica come nei primi anni del novecento In Affori Milano curt del beck Negli anni del dopo guerra (1948), un corteo di circa 40/50 persone, verso le ore 10 o giù di lì, percorse la via E.T. Moneta per andare in piazza S. Giustina ossia in chiesa. La signorina Adele Arnaboldi a braccetto di suo padre Angelo, soprannominato a volte «Campanin» a volte «Giulò», con tutti i parenti Arnaboldi, percorsero, sotto lo sguardo attonito della gente che si affacciava alle finestre o nei portoni gridando: viva la sposa … viva gli sposi. Io, facevo parte del corteo essendo un nipote ed era il primo matrimonio a cui partecipavo, quando sentii una signora che da un portone gremito di gente gridò: E’ proprio un matrimonio come si faceva una volta, tutti in corteo dietro la sposa e suo papà! Io chiesi a mia madre il perché era un matrimonio come una volta e lei mi rispose: il nonno, la zia (la sposa), non hanno i soldi per pag...
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