Lo sceriffo vagabondo - whisky colt winchester -Western fantasy story --фантастическая западная сказка -Fantasie Western Geschichte
Immagini e suoni sono ripresi da Internet
rielaborazione di Berto Bertone.
Questo racconto Western è pura fantasia,
tutti i nomi e le situazioni sono inventate.
Vedi video clip alla fine.
Lo sceriffo vagabondo, whisky
colt winchester, sudore spari ORO e la Banda Emerson
Nathan
Morrison, dopo una lunga e segreta riunione uscì dal palazzo del Governatore
dello stato del Texas dopo essere stato riconosciuto come investigatore da ben tre Governatori
degli stati del sud dell’Unione per dare la caccia ai criminali appartenenti
alla triste e famosa banda dei fratelli
Emerson composta da sette uomini e da una donna, banda che aveva compiuto
rapine, assalti ai treni, alle banche, alle diligenze e anche a facoltosi
allevatori o ricchi mercanti lasciando indietro una scia di sangue e di morti.
Tutti i banditi donna compresa, erano ricercati vivi o morti con cospicue taglie
sulla loro testa.
L’ investigatore
Morrison, fornito di una speciale stella, poteva richiedere come Super
Sceriffo, in caso di bisogno, ai vari marshal, il loro intervento con tutto
l’aiuto possibile per catturare la suddetta banda anche se preferiva lavorare
da solo.
A Nathan Morrison
chiamato Nat, venivano concesse questi privilegi, nel caso di cattura di uno o di
tutti i membri della banda: gli averi dei banditi, cavalli finimenti armi e
denaro in loro possesso diventavano di
sua proprietà con le relative taglie, come da legge della prateria e se i
banditi avevano con loro il bottino di un ultimo colpo, l’investigatore
Morrison poteva tenersi sempre per contratto il 20% dello stesso nel caso la
cattura fosse opera sua, ma solo il 10% se alla cattura avevano partecipato
altre persone, a loro spettava l’altro 10%. Dopo aver consegnato a Morrison la stella
speciale ed aver avvertito sceriffi e marshall, il nuovo Super Sceriffo lasciò
i Governatori e in poco tempo svanì nel nulla.
Morrison oltre
che nei Ranger, aveva combattuto sotto il comando del generale Crook come scout
e in seguito come capo scout nella guerra contro vari capi indiani, da Mangus
Colorado Victorio Cochise e Geronimo, poi stanco di queste stragi aveva
lasciato l’esercito per diventare marshal in diverse città di confine sino a
mettersi in proprio per qualsiasi lavoro di investigazione, protezione purché
rientrasse nella legalità.
(D’ ora in poi
useremo il termine sceriffo e non marshal, adeguandoci al termine popolare, dei
rappresentanti di legge come venivano chiamati dalla gente comune
nelle varie città.)
Dopo alcuni
grossi successi sia come sceriffo di alcune cittadine che da investigatore, il suo nome era diventato
molto noto agli sceriffi e uno di loro aveva fatto il suo nome a tre Governatori
delle contee di confine che lo assunsero per debellare la banda più cruenta del
momento: la banda dei fratelli Emerson che come detto prima, aveva sulle spalle decine di rapine
omicidi e violenze, una banda imprendibile che aveva informatori dappertutto e
sapeva quando e dove attaccare banche treni e diligenze facendola sempre franca,
in barba alle tante posse di inseguitori di tutte le varie contee.
Dopo aver
ricevuto l’incarico, Morrison si eclissò e non si seppe più nulla, si sparse la
voce che era morto in seguito ad un’ imboscata da parte di indiani, che era
stato ucciso in un duello alla pistola, ma allo sceriffo che lo aveva proposto
ai Governatori, pervenne un telegramma da una città di confine da Morrison stesso e
fu invitato a non dire dove si trovava, lo rassicurò inoltre dicendogli che la
caccia ai ricercati continuava e che sperava di risolvere il problema Emerson
al più presto. Lo Sceriffo avvertì un solo Governatore il quale rassicurò gli
altri che Morrison non era morto e che l’indagine continuava.
Star Blue City, era una cittadina americana che risultava
tagliata in due da un grosso rio che sfociava nel Rio Grande o Rio Bravo.
Il Nord della
City era abitato prevalentemente dai nord americani detti “Gringos” aveva una
chiesa un grande Emporio due alberghi e ben tre saloon che al sabato sera, con
tante ragazze, si riempivano di cowboy dei Ranch vicini alla città inoltre
vicino al ponte di legno che permetteva di passare nella parte sud, c’era la
stazione telegrafica e dei vecchi magazzini ormai in disuso che stavano
marcendo.
Oltre il
ponte, la parte Sud della City era abitata da messicani. Qui, quasi a
pareggiare la diversità di vita c’erano ben tre taverne con tante senoritas, un’albergo
una chiesa, un altro emporio e un piccolo ufficio con un vice sceriffo, mentre
nella parte Nord c’era lo sceriffo con l’ufficio principale che includeva anche
la prigione.
Vicino alla
stazione telegrafica e davanti ad un magazzino mezzo marcio, da circa una
settimana si notava la presenza di un vagabondo perennemente ubriaco che a
volte stava col corpo disteso verso sud e a volte disteso verso nord.
Vicino a lui
giaceva una bottiglia di mescal vuota ed una bottiglia di whisky mezza piena. Di
sera scompariva e tutti pensavano che dormisse nel magazzino insieme ai ratti e
ai topi ma il giorno dopo, di buon’ora era sempre lì fuori sdraiato e già mezzo
ubriaco.
Lo sceriffo e
il suo vice che ogni giorno gli passavano davanti dopo averlo messo in cella
diverse volte, trovandolo innocuo lo lasciarono in pace e a poco a poco sia i
gringos che i messicani non ci facevano più caso.
Questo
vagabondo ubriacone altri non era che il super sceriffo Nat Morrison che
attendeva da giorni l’arrivo della banda Emerson, ovviamente se l’informazione
strappata ad un fiancheggiatore della banda era vera.
Gli Emerson a
quanto sembra, erano stati avvertiti da informatori al loro soldo che un venerdì
al tramonto sarebbe arrivato dalla vicina miniera un carro che trasportava oro
per un valore di 50.000 dollari, questa cifra faceva gola a tanti ma solo una
banda organizzata poteva pianificare questa rapina. Il carro dell’oro sarebbe
arrivato scortato da sei minatori armati di colt e winchester. Due in cassetta
alla guida del carro, due sul carro e due a cavallo che facevano la spola come
scout, dietro stavano il direttore della miniera ed un capo minatore entrambi
armatissimi.
Però nessuno
sapeva in quale venerdì sarebbe avvenuto il trasporto dalla miniera alla banca
di Star Blue City cosicché Morrison travestito da perfetto
vagabondo e ubriacone da qualche settimana controllava quando sarebbero
arrivati gli Emerson per la rapina, ma se non fossero arrivati, avrebbe dovuto ricominciare
la ricerca altrove.
L’appostamento
continuò ancora per una settimana quando un mercoledì un cavaliere attraversò
il ponte facendo rimbombare sul legno gli zoccoli del cavallo, l’uomo gli passò
davanti e al passo raggiunse il primo saloon dove scese di sella, legò al palo
apposito il cavallo ed entrò nel saloon stesso
.
.
A Morrison
sfuggì un ghigno, era sicuro che faceva parte della banda, era l’unico bandito
messicano, si rinfrancò con una vera sorsata di whisky, l’attesa era finita,
dei mesi erano trascorsi da quando aveva accettato l’incarico e pertanto il
carro della miniera sarebbe arrivato probabilmente questo venerdì al tramonto e
la caccia sarebbe finita a suo favore o a suo sfavore, così era la vita del
West.
Ora dovevano arrivare altri sei uomini, sette con la donna e forse anche qualche fiancheggiatore, la sua attenzione sarebbe stata a livelli molto alti. Non doveva sfuggirgli nessun piccolo particolare ma era abituato a ciò, gli anni passati alla caccia degli indiani l’avevano abituato a stare sempre all’erta pena la morte e la situazione stava diventando rovente come allora.
Ora dovevano arrivare altri sei uomini, sette con la donna e forse anche qualche fiancheggiatore, la sua attenzione sarebbe stata a livelli molto alti. Non doveva sfuggirgli nessun piccolo particolare ma era abituato a ciò, gli anni passati alla caccia degli indiani l’avevano abituato a stare sempre all’erta pena la morte e la situazione stava diventando rovente come allora.
Il mercoledì
segnò dunque l’arrivo del primo uomo della banda il quale nel saloon bevve molti
whisky, dopo diverse ore uscì insieme ad un minatore che lo salutò e rientrò
nel saloon, secondo allarme? forse quel minatore era un fiancheggiatore della
banda, Il bandito salì sul cavallo ripassando davanti al barbone quindi passò
il ponte al trotto facendo un gran baccano fermandosi in una taverna nella
parte messicana di Star
Blue City, questa taverna
era anche un alloggio, probabilmente il bandito avrebbe passato in quel tugurio
la notte.
Nat Morrison
avrebbe come al solito passato la notte nel magazzino, senza accendere la
lanterna andò in fondo al magazzino dove aveva a suo tempo preparato un rifugio
per il suo cavallo con acqua erba fieno e biada, lì aveva anche gli attrezzi del
mestiere. colt winchester e fucile sharps che ogni notte venivano smontati oliati
e rimontati per essere sicuro che non sì inceppassero ma anche per passare il
tempo, poi da una parete sfondata del magazzino, usciva col cavallo sellato
senza fare rumore e dopo qualche miglio dal passo passava al trotto e al
galoppo sfrenato per tenerlo addestrato.
Quando si riteneva soddisfatto ritornava senza
far rumore al magazzino per mangiare qualcosa, farsi una buona dormita dopo una
vera sorsata di whisky per essere pronto e all’erta come faceva quando era
scout del Generale Crook, bei tempi ma nefasti per gli indiani morti da veri
guerrieri, in quelle battaglie o nelle scaramucce, lui ne era uscito senza un
graffio mentre i suoi migliori amici, a parte Jim Fergusson, erano tutti morti
e sepolti.
Un rumore di
passi lo destò, sentì aprirsi una porta, era quella della stazione telegrafica,
con la colt in mano si diresse presso l’entrata del magazzino e aprendo di poco
un’anta del portone rimase in ascolto, sentì il tipico ronzio dei fili del
telegrafo, qualcuno stava inviando un telegramma.
Dopo diversi
minuti dall’ufficio uscì un uomo, era il minatore che si allontanò velocemente
cercando di non far rumore ma gli stivali nel silenzio della notte risuonavano
per troppi metri.
Morrison
socchiudendo il portone del magazzino lo controllò sino a quando lo vide
entrare in uno dei due alberghi.
Doveva sapere
cosa avevano trasmesso ed era una cosa facilissima, sapendo del vizio di bere
dell’addetto al telegrafo, da una settimana ogni notte senza farsi notare, bussava
alla porta e metteva una bottiglia di whisky, la bottiglia spariva nel giro di
pochi attimi. Lui sentiva che veniva stappata e che il telegrafista la stava
scolando, una sera era entrato mentre quello ronfava di brutto e aveva fatto
funzionare il telegrafo in modo da leggere i telegrammi ricevuti e trasmessi e
così fece quella notte.
Tutto avvenne
come previsto, la bottiglia fu ritirata stappata e… bevuta. Dopo qualche ora,
quando sentì un forte russare uscì dal magazzino, si guardò attorno ed entrò
nella stazione telegrafica.
Il
telegrafista dormiva sonoramente e Morrison fu fortunato, trovò nel cesto dei
rifiuti il messaggio inviato e sapendo l’alfabeto morse lo lesse: la consegna
dell’oro era per questo venerdì al tramonto.
Questo
messaggio breve era indirizzato a una certa
Jennifer Manson
presso una cittadina vicina, a poche ore da Star
Blue City.
Lei era la
donna della banda, pertanto il minatore e anche il telegrafista erano complici,
gli Emerson erano vicini. Bisognava decidere se attaccarli prima che venissero
in città, sulla strada tendendo un’imboscata. Ma nello scontro tra una pistola
e una carabina contro sette o otto pistole o carabine non avrebbe avuto nessuna
probabilità di sopravvivere e lui voleva vivere a lungo, pertanto decise che il
momento giusto per catturarli era in città, sparando per primo mentre si
preparavano ad assaltare il carro dell’oro. Gli uomini armati della scorta e
gli sceriffi avvertiti dallo sparo avrebbero risposto di conseguenza. Forse
sarebbe morto qualche civile ma lui voleva vincere e chiudere la partita con la
banda intascando il dovuto per contratto. Prese dunque questa decisione ma
doveva anche guardarsi alle spalle per via delle due spie degli Emerson: il
minatore e il telegrafista.
Uscito dalla stazione telegrafica, entrò nel
vecchio magazzino si portò vicino al suo cavallo, bevette un bel sorso di
whisky, poi si avvolse nella sua coperta appoggiando la testa sulla sella e si
addormento, l’ultimo rumore che percepì furono gli squittii dei topi.
Al risveglio
erano le sei del mattino, il super sceriffo Morrison riprese le sue sembianze
come vagabondo e ubriacone con la solita bottiglia di mescal vuota e quella di
whisky mezza piena, iniziò così la giornata di giovedì.
Al mattino nessun
cavaliere in arrivo, salvo un carro addetto ai trasporti che si fermò dal
telegrafista il quale ricevette un pacco voluminoso dal conducente.
A mezzogiorno invece
giunsero due cavalieri, capì che la banda stava arrivando alla spicciolata, uno
dei due che andarono da Ma Else la cuoca, era il fratello minore di Emerson,
detto Freddy. Mamma Else era la miglior cuoca della contea, da lei si mangiava
la miglior costata, il miglior stufato ma anche la miglior torta di mele del Far
West.
Dopo circa
un’ora i due banditi uscirono ad uno ad uno da Ma Else e ognuno andò a
trascorrere la giornata in due saloon diversi della città.
Prima di sera ne
giunsero altri due che si divisero e andarono in due diversi saloon, cosicché i
banditi giunti a Star Blue
City ora erano cinque
ovviamente contando quello che si trovava nella parte messicana.
Mancava il
capo Bud Emerson, l’altro fratello Marty e la donna Jennifer Manson,
senza di loro l’assalto al carro dell’oro non sarebbe avvenuto.
Mentre in città
tutti si apprestarono per la cena, al ponte arrivò il minatore con il bandito messicano,
questi entrarono dal telegrafista e uscirono col pacco arrivato il mattino.
Il bandito e
il minatore ripassarono il ponte col pacco e si fermarono alla fine dello
stesso nella parte sud.
Per vedere cosa
stavano facendo, Morrison improvvisamente scomparve dalla strada uscendo dal
retro del vecchio magazzino e quasi strisciando nell’erba raggiunse la sponda
del rio, qui puntando il binocolo vide che i due stavano togliendo dal pacco
dei candelotti di dinamite con le relative micce perciò stavano per minare il
ponte.
Ora il piano della banda Emerson apparve in tutta la sua semplicità. La banda avrebbe assalito il carro dell’oro, poi messo fuori combattimento lo sceriffo e i guardiani con quel carro o su un altro carro, tenendo sotto tiro i civili avrebbero passato il ponte facendolo saltare guadagnando così del tempo prezioso sugli eventuali inseguitori.
Un piano semplice ma ingegnoso degno di Bud
Emerson.
Ma quanti
morti sarebbe costato per impadronirsi di quell’oro, come avevano impostato una
fuga lunga miglia e miglia con un peso del genere da trasportare? La risposta
sarebbe venuta venerdì.
Quella sera
prima di andare a dormire ricontrollò le armi con una particolare attenzione al
fucile da caccia ai bisonti, uno sharps, che aveva usato da scout del generale
Crook quando inseguiva gli indiani ancora in libertà o che come Geronimo erano
fuggiti dalla riserva per continuare la guerra ai bianchi. Un fucile che gli
aveva salvato tante volte la vita in quanto poteva sparare da lontano e con il
suo forte rimbombo segnalava ai soldati che il nemico era in vista.
Una volta
accertato che il fucile avrebbe funzionato alla perfezione, anziché uscire per
fare una sgroppata col suo cavallo ed addestrarsi con le armi, si limito a
strigliarlo e abbeverarlo, poi si distese come al solito per dormire fra gli
squittii dei topi. Domani al tramonto ci sarebbero stati altri rumori ben più forti
e mortali.
Venerdì mattina
la gente si svegliò come al solito e il barbone ubriacone si rimise al suo
posto come sempre.
Però nella notte
aveva allargato la fessura nel legno marcio del magazzino tanto da poter estrarre
con facilità le pistole ivi nascoste, la fessura era coperta ai passanti dal
suo corpo disteso, con accanto le solite bottiglie di mescal e whisky.
Per tutta la
mattina di quel venerdì la vita di Star
Blue City continuò col
solito tran tran quotidiano, nessuno sapeva e poteva nemmeno pensare ciò che
sarebbe avvenuto al tramonto, solo una decina di persone lo sapeva: gli Emerson
i loro fiancheggiatori e lui Nat Morrison.
Fu verso
mezzodì che due cavalieri passarono sul ponte entrando nella parte nord della
città, il finto ubriacone riconobbe Bud Emerson ed il fratello Marty, che si
diressero verso il locale di Ma Else per assaggiare in tutta calma le sue
specialità, mancavano solo Jennifer Manson e il bandito messicano che stava da
giorni nella parte sud della città.
L’arrivo di
Bud Emerson stava a significare che il colpo all’oro della miniera era deciso
per il tramonto all’arrivo del carico del minerale che doveva essere depositato
nella cassaforte della banca.
Verso le quattro
del pomeriggio da sud arrivò un grosso carro con un tiro di ben sei cavalli, col
binocolo vide che il carro era guidato da una donna robusta, immediatamente Morrison
si ritirò nel magazzino, alla guida c’era Jennifer Manson e al suo fianco il bandito messicano, la donna anni prima
quando Nat faceva lo sceriffo in una cittadina, era stata da lui arrestata per
furti e borseggi, quindi anche se vestito da vagabondo sicuramente l’avrebbe
riconosciuto e avvertendo Bud Emerson, la banda sicuramente l’avrebbe
eliminato, tanti vagabondi nel paese venivano uccisi tra l’indifferenza della
gente, uno in meno dicevano, quindi
nessuno ci avrebbe fatto caso se trovavano il suo cadavere.
Da un'altra
fessura del magazzino controllò il carro che si fermò presso Ma Elsa, Jennifer
Manson col messicano entrarono nel locale dove stavano forse bevendo il caffè
Bud e Marty Emerson, ora la banda era al gran completo.
Guardando col
binocolo il carro, osservò il tiro di sei cavalli, un tiro poderoso e di
cavalli veloci, eventuali inseguitori (posse) avrebbero faticato a raggiungerlo,
osservò tutti gli altri cavalli della banda e allora capì il motivo della sua imprendibilità,
erano tutti cavalli di classe veloci e resistenti tenuti bene, ogni posse messa
al loro inseguimento dopo un colpo non poteva mai raggiungerli e se avevano un
cambio cavalli già predisposto la banda come al solito svaniva nel nulla.
Mancavano ora
solo l’oro con la sua scorta, il minatore per far saltare il ponte e bloccare
l’inseguimento.
E il
telegrafista? Morrison pensò che sarebbe stato nel suo ufficio inattivo perché
probabilmente era già stato pagato per il suo lavoro.
Nat ritornò
fuori dal magazzino nel suo ruolo di vagabondo ubriacone e si rimise come al
solito disteso in mezzo alle sue bottiglie, sta volta però nella cinta dei
pantaloni aveva una pistola ben nascosta.
Mancava poco all’ora dell’agguato, Nat sentiva
aumentare l’adrenalina nel corpo, in città la gente era tranquilla e la banda
Emerson era ora al completo divisa nei tre saloon e presso Ma Else.
Sentì lo
zoccolio di un cavallo, volse la testa verso la parte nord e vide arrivare a
cavallo il minatore, questi si fermò davanti a lui e gli fece intendere
chiaramente di andarsene da lì o sarebbero stati guai, guai pesanti come il
piombo.
Il vagabondo assentì
e barcollando rientrò nel magazzino mentre il minatore passando davanti all’ufficio
telegrafico disse al telegrafista: fra poco inizia il ballo, stai calmo e non
fare nulla, quando sarà tutto tranquillo ci raggiungerai a Santa Fè, ora vado al
ponte ed al momento giusto lo farò saltare, adios.
Pochi istanti
dopo si sentì il rumore del carro sulla lunga e grossa pietra che faceva da
ponte al nord della città, i due minatori a cavallo che facevano da scout precedettero
di una trentina di metri il carro che fece la sua apparizione con a cassetta il
guidatore e al suo fianco una guardia armata di doppietta, sul carro a fianco
del cassa dell’oro c’erano altri due minatori armati di winchester e subito
dietro il capo minatore con il direttore della miniera entrambi a cavallo e ben armati.
Dall’ufficio dello
sceriffo uscirono quattro uomini con la stella appuntata sul petto, lo sceriffo,
il suo vice e gli altri due erano guardie giurate. Il carro si fermò davanti
alla banca dove erano in attesa il direttore e un impiegato.
La gente della
città piena di curiosità si stava avvicinando al carro dell’oro, ma lo sceriffo
sparò un colpo di pistola per aria e gridò loro di stare alla larga.
Lo sparo dello sceriffo allontanò la gente ma
dette il via alla banda Emerson per iniziare l’attacco ai 50.000 dollari in
oro.
Dai tre saloon
si affacciarono i quattro banditi, da Ma Else uscirono dapprima Jennifer Manson
con il bandito messicano che salirono sul loro carro pronti a muoversi così
come gli altri quattro della banda.
Nat Morrison
uscì dal magazzino con il cinturone delle pistole al fianco, in mano teneva lo
sharps e in spalla il winchester, camminava rasentando gli altri magazzini
abbandonati e nessuno aveva notato il suo cambiamento, da ubriacone e vagabondo,
era diventato il super sceriffo delle contee di confine e sul petto era
appuntata la stella speciale che gli era stata conferita solo per questa
missione: eliminare la banda Emerson o catturare i banditi in special modo il
capo Bud Emerson.
Nat Morrison
sempre al riparo degli sguardi si mise in posizione per aprire il fuoco, da lì
era a tiro di fucile ma non a tiro delle pistole pertanto si posizionò al
meglio per coprire tutto il fronte operativo nella speranza che i cittadini al
rumore degli spari non attraversassero la strada ma rimanessero curvi o a terra
contro le pareti delle case.
Doveva
comunque sparare per primo, il suo sparo avrebbe scosso i guardiani che
sicuramente avrebbero aperto anch’essi il fuoco.
In
quell’attimo uscirono da Ma Else sia Bud che Marty Emerson che si misero al
centro della strada mentre il carro guidato da Jennifer girò su sé stesso
dirigendosi verso il ponte di pietra come se volesse uscire dalla città.
Si mossero
anche gli altri banditi, lo sceriffo lanciò un grido questi si misero a correre
verso il carro dell’oro, ma un forte sparo risuonò nell’aria seguito da altri e
ben tre membri della banda caddero al suolo, tutti cominciarono a sparare ma
Nat Morrison continuò i suoi spari mortali contro i banditi.
Jennifer lo
vide ma sparò troppo in fretta con la doppietta e i pallini si persero nel
vento, Bud si girò di scatto con le pistole in mano ma venne colpito al braccio
destro, un altro colpo colpì suo fratello Marty mentre gli uomini dello sceriffo
e altri aprirono a loro volta il fuoco.
La gente
cominciò a gridare e a muoversi ma un forte grido da parte di Nat li fermò e si
buttarono a terra gridando e piangendo mentre l’odore acre della polvere da
sparo riempiva l’aria.
Bud Emerson
capì che non c’era più niente da fare e sebbene ferito iniziò a fuggire, saltò
su un cavallo ma ora Morrison che era passato dal fucile, messo a terra, alla
carabina gli sparò una serie di colpì e Bud cadde da cavallo rimanendo
col piede incagliato nella staffa, era ancora vivo perché gridava dal dolore e
così passò davanti al super sceriffo che gli scaricò addosso un’altra serie di
colpi uccidendolo.
Nat Morrison
si portò in mezzo alla strada e sparò allora con le due colt, colpì il bandito
messicano che cadde dal carro e poi riuscì a sparare alla Manson mentre questa gli
puntava la doppietta.
Jennifer
Manson venne colpita al polso e poi all’avambraccio, tentò con la sinistra di
sparare con la sua colt ma fu ferita alla spalla e quindi rimase paralizzata, si mise a gridare dal dolore e poi svenne.
Solo un
bandito che era ritornato verso il saloon riuscì a salire a cavallo cercando di
passare sul ponte di pietra ma una scarica di fuoco dei guardiani lo bloccò e
la doppietta dello sceriffo lo tagliò in due.
Nat Morrison si dichiarò sceriffo gridando a voce alta e mostrando la sua stella e poi girandosi cominciò a correre verso il ponte di legno che univa la parte gringo della città alla messicana sotto lo sguardo attonito di tutti, raccolse lo sharp fece di corsa una ventina di metri si fermò, inserì il proiettile si inginocchiò prese la mira e sparò un solo colpo per bloccare il bandito minatore che stava fuggendo a cavallo. Il grosso proiettile lo colpì al centro della schiena e il bandito cadde pesantemente al suolo dove rimase immobile per sempre.
Nat Morrison si dichiarò sceriffo gridando a voce alta e mostrando la sua stella e poi girandosi cominciò a correre verso il ponte di legno che univa la parte gringo della città alla messicana sotto lo sguardo attonito di tutti, raccolse lo sharp fece di corsa una ventina di metri si fermò, inserì il proiettile si inginocchiò prese la mira e sparò un solo colpo per bloccare il bandito minatore che stava fuggendo a cavallo. Il grosso proiettile lo colpì al centro della schiena e il bandito cadde pesantemente al suolo dove rimase immobile per sempre.
Nel frattempo
lo sceriffo col suo vice raggiunsero Nat che diede tutte le spiegazioni
mostrando la stella e il contratto firmato dai tre Governatori, indicò la
stazione telegrafica dicendo che il telegrafista era un complice come il
minatore e che il ponte era minato e bisognava togliere tutta la dinamite,
mentre si dirigevano verso il telegrafo sentirono uno sparo e tutti corsero nell’ufficio
dove trovarono il telegrafista che vedendosi perduto si era sparato un colpo in
bocca togliendosi di mezzo.
A Star Blue City dopo la tempesta di piombo era tornata la
calma e tutti erano felici anche perché nonostante la gente dispersa nella
strada e nei pressi delle case, solo poche persone rimasero coinvolte nella
sparatoria e ben pochi furono i feriti.
Nat Morrison
intascò tutto il dovuto e per calmare qualche animoso sulle taglie e tutto il
resto disse allo sceriffo che le taglie dei banditi uccisi o feriti dai civili
spettassero a loro compreso il 10% del valore dell’oro così tutti furono
contenti.
Prima di
intascare la bella somma che gli spettava per contratto, andò al telegrafo ed
avvertì chi di dovere sulla fine degli Emerson, la risposta non si fece
attendere, il contratto era terminato e doveva consegnare la stella di super
sceriffo allo sceriffo della città e così fece.
Quel venerdì
stesso, mentre scendeva il buio della notte e sul ponte di legno al lume delle
torce si toglievano i candelotti di dinamite, Nathan Morrison con le gualdrappe
piene di dollari si allontanò dalla città dicendo che sarebbe andato a Fort
Smith, ma invece dopo una decina di miglia cambiò strada e prese la via per Fort
Stanton.
Con il sacco
pieno di soldi e tanta gente che sapeva chi era bisognava da subito truccare le
carte per sopravvivere e dire addio a Bud Emerson e alla sua banda a Jennifer Manson che venne curata, imprigionata e pronta per il processo ma
soprattutto addio a… Star Blue City.
B.B.
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