Serafina la gatta di un cortile "Old Affori" - a female cat queen of the courtyard - кошка королева внутренний двор -
Immagini prese dal Web |
Correvano gli anni 70, si... proprio gli anni 70, nel cortile dove 10 anni
prima c'erano ancora tre contadini dei dieci iniziali, dove c' erano galli
e galline ruspanti, oche e qualche tacchino, ma soprattuto cavalli
vacche e vitelli, non esisteva più la vita contadina: era sparita fra sabbia e
cemento armato, delle donne che nei mesi estivi si sedevano sulle
panchine all'ombra delle stalle ne erano rimaste solo due, l'Adelina,
la tusa del nonno Giulò o Campanin, e la sciura Antonietta che
veniva da Cascina Amata. Mia zia Adelina seduta sulla sedia,
al posto delle panche, per via della scomparsa delle amiche,
cemento armato, delle donne che nei mesi estivi si sedevano sulle
panchine all'ombra delle stalle ne erano rimaste solo due, l'Adelina,
la tusa del nonno Giulò o Campanin, e la sciura Antonietta che
veniva da Cascina Amata. Mia zia Adelina seduta sulla sedia,
al posto delle panche, per via della scomparsa delle amiche,
mi attendeva alla sera "in sul calar del sole" unica donna che non
si era adeguata alla vita moderna ma era rimasta nel cuore e
nell' animo una vera contadina. Mi attendeva perciò seduta su una
sedia sgangherata (venivo da Cesano Maderno dove lavoravo), per
annunciarmi solennemente la cattura, da parte della famosa Serafina
(una vecchia gatta a cui tutti davano da mangiare) di ben 16
topolini bianchi. "Vedi com'è brava la Serafina, guarda quanti
topolini prende al giorno, ieri ne ha presi ben 21, dovresti
imparare la sua tattica, così anche tu potresti prendere al volo non
i topolini ma qualche ragazza da portare in casa".
Vedi e Impara.
si era adeguata alla vita moderna ma era rimasta nel cuore e
nell' animo una vera contadina. Mi attendeva perciò seduta su una
sedia sgangherata (venivo da Cesano Maderno dove lavoravo), per
annunciarmi solennemente la cattura, da parte della famosa Serafina
(una vecchia gatta a cui tutti davano da mangiare) di ben 16
topolini bianchi. "Vedi com'è brava la Serafina, guarda quanti
topolini prende al giorno, ieri ne ha presi ben 21, dovresti
imparare la sua tattica, così anche tu potresti prendere al volo non
i topolini ma qualche ragazza da portare in casa".
Vedi e Impara.
Siccome la voce dell' Adele era forte, molti avevano sentito ed erano
scoppiate tante risate sia nel cortile, sulla ringhiera e sopra nel ballatoio,
Vedi e Impara, ricordati di non fare il difficile, "chi si accontenta gode"
Ma la storia della Serafina non era finita qui, mia zia Adelina qualche anno prima
aveva comprato delle belle bistecche e siccome a quel tempo non tutti
avevano il frigorifero, per tenere la carne al fresco l' aveva messa sulla
finestra. Mio zio Dionisio, il marito, ritornato dal lavoro, per far entrare
un po d' aria fresca aveva socchiuso la finestra non accorgendosi del
pacchetto di carne li esposto.
La Serafina non era brava solo ad acchiappare i topi ma era una gatta
molto furba e sapeva tutte le mosse della zia (zia anche sua si può dire),
e così sentendo un profumo irresistibile con un balzo fulmineo, saltò
sulla finestra, prese al volo le due bistecche lasciando solo la carta, se ne
andò come un fulmine nella vecchia stalla, nascondendosi inseguita dal
Dionisio che avendo visto lo scatto della Serafina e capito ciò che era
accaduto, cercava di riprendersi il maltolto almeno in parte ma invano.
La gatta mangiò la tenera carne e come se niente fosse ritornò sul luogo
del "delitto" leccandosi i baffi. Quando mia zia ritorno dall' orto che
ancora teneva, chiese al marito se aveva mangiato le bistecche che erano
sulla finestra. Lui rispose: Io no ma la Serafina si e si mise a "sacramentare"
un po' sino a quando scoppiò in una risata: Ho capito che tu vuoi più
bene alla gatta che a tuo marito e prendendo la bicicletta andò al Bar Gino
a mangiarsi un bel panino ovviamente innaffiato con tanti bicchieri di vino "squinzano".
ancora teneva, chiese al marito se aveva mangiato le bistecche che erano
sulla finestra. Lui rispose: Io no ma la Serafina si e si mise a "sacramentare"
un po' sino a quando scoppiò in una risata: Ho capito che tu vuoi più
bene alla gatta che a tuo marito e prendendo la bicicletta andò al Bar Gino
a mangiarsi un bel panino ovviamente innaffiato con tanti bicchieri di vino "squinzano".
La storia fece il giro non solo del cortile ma delle
vie vicine e alcuni. quando vedevano mio zio o mia zia era d' obbligo dire:
vie vicine e alcuni. quando vedevano mio zio o mia zia era d' obbligo dire:
Sempre la Serafina.
L' Ermanno rientrando dal lavoro aveva rimesso la bicicletta nel cascinotto,
era appena entrato quando un fruscio d' ali gli fece guardare il soffitto,
un canarino scappato da qualche gabbia, era volato via ed era entrato nel
cascinotto. Velocemente Ermanno chiuse la porta e cerco invano di
catturarlo. Ogni giorno usciva sconfitto dall' impari lotta, perché l' Ermanno
voleva prenderlo vivo per metterlo in una gabbia e regalarlo alla moglie Cesarina.
Per ben tre settimane il canarino resistette all' attacco quotidiano da
parte dell' uomo, questi nel frattempo aveva costruito con le sue mani una
bellissima gabbia verniciandola in verde pisello. Prima o poi ti prenderò
diceva l' Ermanno ogni giorno, ma il tempo passava e come tra i soldati che
fanno la guardia c' è sempre quel momento di disattenzione; questo momento
capitò all' Ermanno, così come qualche tempo prima era capitato allo zio Dionisio,
(vedi 2). Un sabato mezzogiorno, dopo aver riposto la bici nel cascinotto
dimenticò di chiudere la porta e chi vi entrò velocemente, la Serafina che
in un baleno saltando di asse in asse e di palo in palo si prese il canarino.
Quando l' Ermanno rientrò nel cascinotto, del canarino trovò qualche piuma
ed in alto sull' ultima asse vide la gatta Serafina leccarsi i baffi.
diceva l' Ermanno ogni giorno, ma il tempo passava e come tra i soldati che
fanno la guardia c' è sempre quel momento di disattenzione; questo momento
capitò all' Ermanno, così come qualche tempo prima era capitato allo zio Dionisio,
(vedi 2). Un sabato mezzogiorno, dopo aver riposto la bici nel cascinotto
dimenticò di chiudere la porta e chi vi entrò velocemente, la Serafina che
in un baleno saltando di asse in asse e di palo in palo si prese il canarino.
Quando l' Ermanno rientrò nel cascinotto, del canarino trovò qualche piuma
ed in alto sull' ultima asse vide la gatta Serafina leccarsi i baffi.
Per un pò di tempo, si lamentava del fatto che per tre settimane aveva
dato la caccia al canarino e la Serafina in tre minuti se l' era pappato.
ogni volta che incontrava la gatta esclamava:
dato la caccia al canarino e la Serafina in tre minuti se l' era pappato.
ogni volta che incontrava la gatta esclamava:
La Serafina, come i personaggi suddetti non ci sono più, ma qualche Anziano a volte gli vien da dire: Ahh, di gatte come la Serafina non ce ne sono più, quella si che........
Questi Anziani vi salutano e se venite
Questi Anziani vi salutano e se venite
a Milano fate un giro ad Affori...
и если ты пришел, чтобы поездки в Милан Affori
Vedi " Affori, Aforis ad Forum El me paes... aprile 2013"
Ciao
Berto Bertone
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