il nuovo Eremita - l'ermite - the hermit

Tutte le immagini sono state riprese in Internet. La storia è pura fantasia.



Portava la tonaca da un decennio, era bravo ed
aiutava i bisognosi, ogni sabato sera, libero da impegni religiosi, con l’auto regalatogli dai fedeli, vestito da uomo qualunque, preferiva girare per la regione, tutti pensavano che andasse aiutare i senza tetti ed i poveri bisognosi.


Ma… un sabato sera, un’auto della polizia lo bloccò, con lui sulla macchina c’era una “Lucciola” così si chiamava allora una prostituta.
Ebbe un bel dire che non sapeva chi era la ragazza, aveva dato un passaggio ad un’autostoppista, ma lei era schedata e faceva il mestiere più vecchio del mondo da anni.

La sua difesa, basata sugli aiuti ai bisognosi fece acqua anche perché altre ragazze erano state “aiutate” da Lui, cosicché venne esautorato dal suo incarico e dovette cambiare regione.

Ma Lui sentendo il bisogno di aiutare la gente, si ritirò in una grotta in alta montagna e dopo qualche mese veniva chiamato Eremita.

Viveva con quello che coltivava e con quello che gli dava la gente del posto. Ogni settimana scendeva in questo o quel paese, dapprima vestito come un vagabondo e poi di un semplice panno e a volte affermava: se per qualche settimana non mi vedete in giro, vorrà dire che sarò morto, venite su a prendere il mio corpo e le ceneri spargetele attorno alla mia grotta.
Il tempo passò veloce, tutto andava bene, molte persone, la maggior parte donne, andavano e venivano dall’eremita, Trascorsero così 7 lunghi anni.
Il nostro eremita si era dimenticato ormai delle sacre e antiche scritture che parlavano di 7 anni grassi (belli) e 7 anni magri (brutti), l’ultima volta che fu visto in paese, era addirittura ingrassato e tutti dicevano che la vita monastica faceva bene.


La verità era che le persone che andavano a visitarlo erano solo donne, tutte vedove, una di queste, la Mafalda, oltre a portargli le cibarie gli si concesse ed il vecchio lussurioso a digiuno da molto tempo colse la palla al balzo portandola nella grotta per godersela. Ma… la Mafalda aveva la bocca larga e parlava troppo in giro, cosicché la voce si sparse fra le sue amiche e tutte volevano salire alla grotta per farsela con l’eremita portandogli doni e cibarie tanto che l’eremita non si fece più vedere nei dintorni.

Passarono mesi, la gente non vedendolo si chiedeva dov’era il Sant’uomo, forse è andato via? Forse è morto? Contravvenendo la sua natura di chiacchierona, la Mafalda che sapeva tutto, non aprì bocca.
Il sindaco ed altri, memori di quella affermazione: se non mi vedrete vuol dire che sarò morto, decisero di andarlo a trovare portando per precauzione una barella.
Dopo un’ora il corteo raggiunse il posto “Santo”, ma la grotta era deserta; i cittadini si sparsero nel bosco alla ricerca dell’eremita, e si spinsero fino al ruscello.
Fu là, che sentirono delle grida allegre e delle risate, l’eremita era nudo sul ciglio, la Mafalda e due di altri paesi vicini, nude anch'esse se la godevano da matti.


Il sindaco ed i cittadini si misero ad imprecare, le donne e l’eremita si coprirono in fretta e furia; tutta la regione seppe che il famoso eremita era tutt’altro che un eremita ma bensì un truffaldino che viveva a scapito delle donne sole senza fare nulla e godendone le loro grazie.

Il famoso prefetto Bertoldo, intervenne immediatamente e dell’eremita non si seppe più nulla, poi circolò la voce che si trovava in Africa, poi in India e poi chissà dove.
Nessuno ne sentì la mancanza, solo la Mafalda e le sue amiche
versarono qualche lacrima al momento, si sentivano vedove per la 
seconda volta, ma poi tutto entrò nel dimenticatoio.
 
Qualche anno dopo, giunse in paese un uomo che seppe di questa storia, essendo un furbastro, pensò di approffittarne; cominciò con l' offrìre un caffè alla Mafalda, il giorno seguente un gelato, poi un drink ed infine disse: Mafalda perché non giochiamo all’eremita? Perché non chiami le tue amiche?

La Mafalda, scellerata rispose Si, prima da sola e poi con le altre due si ricominciò a salire alla grotta ed al posto del misero giaciglio lasciato dall'eremita trovarono un bel divano letto…
 



Così è la vita.





 saluti

Berto Bertone 








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