Cà del Monte - Portoceresio - Varese lago di Lugano-

Cà del Monte..............lassù sulle montagne.

Ad : Antonia,Eraldo,Luigi,Giulio,Pinuccia,
Renata,Giulio, Mario, Mariuccia, Massimo, Lorenzo,
Luciana,Luigi,Gabriella, Giordano, Ada,
e a tutti gli amici.










- Vista di Porto Ceresio e Chiesetta di Cà del Monte






Mappa di Cà del Monte



Do you remember ?




CA' DEL MONTE


All'inizio degli anni 50/60 la gente del posto erano solo una ventina, le case meno di una trentina. Diverse persone residevano a Porto Ceresio ed affittavano le case vuote ai villeggianti in prevalenza Milanesi.
A quel tempo l' affitto annuale non superava le 30/50 mila lire, equivalente a due o tre stipendi.
Il gruppo più numeroso era rappresentato dai "turisti " di Villapizzone seguito dal gruppo
Bovisasca con l'aggiunta (1958) di qualche Afforese e tanti altri. All'inizio delle vacanze scolastiche ( mese di giugno), gli abitanti di Cà del Monte anzichè gridare "mamma li turchi" dicevano:

... Arriven i Milanes ... vegnen cu de Milan...
de Villapizzun... de la Buvisa
cun cuei de Vares e dintorni

e nel giro di 10/15 giorni il paese si animava di una 40tina di persone fra nonni, mamme,
ragazzi/e e bambini, ed un nuovo genere di vita, più spensierata e divertente colmava
le serate attorno al jukeboox ed al "gioc di bocc" del Rifugio Alpino di mamma Fulvia e
dell' Enrico suo marito. Il "cloù" di villeggianti era in Agosto, quando a volte si raggiungeva
il maggior numero di presenze 70/80 persone.

Il progresso, non era ancora giunto a Cà del Monte, tutti si divertivano con poco, con passeggiate sui monti con i soliti "Mugugnatori" che se la prendevano sempre con qualcuno. Del resto la vita in un paesino riflette sempre la vita di una città o di una nazione.


Al bel paese, si arrivava percorrendo una vecchia mulattiera (1° guerra mondiale?) molto ripida che i giovani percorrevano in circa 40 minuti contro i 70/90 e passa delle persone anziane, in pratica si verificava un quasi isolamente dal resto del mondo a cui ci si riallacciava tramite radio ed alle notizie portate dagli ultimi venuti, oppure dal vecchio Gianni che ogni giorno attaccato alla coda del mulo Romoleto (???) (ex mulo di Alpini), carico di "viveri" riforniva Cà del monte e le sparse caserme dei finanzieri.  
Sembra che un tale Alberto (di Affori) appena arrivato abbia esclamato:

 Uei, ma due sun mai vegnù???
Essendo poche le automobili, si partiva da Milano col treno, ultima fermata Porto Ceresio, poi con valigie borse e quant'altro si "marciava" da Gianni che si prendeva carico dei bagagli, i villeggianti dopo aver dato uno sguardo al lago e preso un caffè o una bibita in latteria, imboccavano la stradetta larga a malapena 2 metri ad alla prima erta, iniziava (subito dopo le ultime case),
la mulattiera.
Se tutto andava bene, verso le 10,30 si arrivava a Cà del monte, mentre verso le 12, 
il mulo Romoleto (???)
transitava per primo con le nostre valigie seguito ad una "coda" da Gianni cosicchè a mezzogiorno si pranzava in famiglia. Il trasporto delle valigie non superava mai le 100 lire però, se si arrivava in gruppo, occorreva aspettare anche 2/3 giorni in quanto Gianni faceva non più di due salite al giorno (eccezzionalmente tre). A qualche sfortunato villeggiante, capitò persino di dover recuperare nel torrente (o quasi), le valigie e quel che ne era uscito, infatti quel giorno el Gianni, l'aveva ciapà una ciuca, ma una ciuca de cuei, che le fini nella scarpada cul mul; la storia (vera o no) così si
racconta, che il mulo prese lui il comando, ed il Gianni si attaccava alla sua coda, sicuro di arrivare a Cà del Monte o a casa sua.
Abituandosi a fare la mulattiera anche due o tre volte al giorno, si poteva usufruire del lido o delle due spiaggette per fare il bagno, gli amanti della pesca passavano la mattinata nella speranza di "acciuffare" qualcosa ed infine, quattro passi in Svizzera a comprare sigarette e cioccolato cercando di fregare la dogana.
Gli anni 1958/59/60, furono gli anni del cha cha cha prima, del twist dopo (1962), e con gli amanti del bughi bughi ci si scatenava alla sera col giradischi sotto il bersò del rifugio
alpino con le canzoni del momento e con i balli del Jubox del rifugio come: valzer mazurche e tanghi, infine: una "giugata ai bocc per tirà l'ura de andà a durmì strac  sudà ma cuntent".

E pò, ogni dì, sotà cun la palla volo, con giovani e anziani e gare dure con i finanzieri disposti a tutto per una vittoria, indi stop, tutti alla bella vista per vedere il lago ma soprattutto per ascoltare le ultime barzellette.

 
Il progresso arrivò anche a Cà del Monte,
sotto forma di una gettata d'asfalto, che portò gli affitti a prezzi altissimi 135/150mila lire
(basta pensare che una giornata al mare costava a quei tempi circa 450/550 lire (pensione completa) così di colpo l'anno dopo molti villeggianti se ne andarono, ed il paese si svuotò.

Nel frattempo Gianni col mulo Romoletto (???) erano scomparsi, le amicizie coltivate per anni svanite nel nulla, qualche anno dopo anche il rifugio Alpino di mamma Fulvia e del sciur Enrico non c'èra più.
Ora, a Cà del Monte sono rimasti solo gli amanti del posto, diventati anche proprietari di case ed alcuni nativi che avendo ristrutturato le case dei loro nonni, sono ritornati.
Esiste un Agriturismo molto nominato, e nei giorni festivi diversa gente ha riportato nel paese un pò di vita, ma la gioiosa Cà del Monte di una volta non c'è più.


W CA' DEL MONTE!!!!!



Amarcord 






CIAO
BERTO BERTONE

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